martedì 8 aprile 2014

Nativi digitali #10

Visto che era un po' che non suggerivo qualche ebook, provo a riprendere in grande stile. I due libri che segnalerò sono entrambi gratuiti e amici (di primo o di secondo grado), il primo curato da una singolare iniziativa editoriale tutta italiana e il secondo da una collega blogger.

Iniziamo (in barba al fatto che così la congiunzione raddoppia) con col nostro sangue hanno dipinto il cielo di Eleonora C. Caruso, edito nella collana Speechless Books e scaricabile sul sito della rivista. Il racconto, lungo circa una cinquantina di pagine, racconta di Shun, venticinquenne che lavora come host in un locale di Tokio. Un host, per chi non lo sapesse, offre un servizio di escort che non include il sesso, un intrattenimento che simula l'amore. Shun ha però un problema: ha due ulcere e, nonostante la sua bellezza di mezzosangue francese, è già troppo vicino alla sua data di scadenza in quel mondo fatto di alcool e vomito. Col nostro sangue... non risparmia molto. È una fotografia lucida che perfora il velo dello spettacolo e mostra in tutto il suo squallore la mercificazione del desiderio portata all'estremo:

«Tokyo è un meccanismo che si autoalimenta. Crea desideri enormi che non vengono appagati, e questo genera disperazione. Ed è proprio la disperazione che spinge la gente a desiderare.»

Non è per niente allegro, questo racconto. È una visione disillusa di un paese distante dal nostro, in bilico tra il misterioso e la spinta di avvicinamento all'emisfero occidentale, di cui la Caruso ci mostra un tassello. È quindi una chiave di lettura per capire meglio il Giappone? Probabilmente no, ma riesce a sfruttarne il fascino per raccontare la storia di chi si guadagna da vivere vendendo amore ai disperati. (E lo fa, mi sembra, senza incorrere in facili ovvietà).

Il secondo ebook è invece il risultato di un esperimento di scrittura collettiva. Illusion d'ombre è una novelette scritta a più mani, avviata da Maria Di Biase e scaricabile dal suo blog. Dieci contributori per un solo racconto, di cui ho apprezzato soprattutto il lavoro per ottenere un racconto il più possibile consistente a partire somma delle parti. Posso solo immaginare che non sia stato un compito facile, ma il risultato è significativo.

La storia ruota intorno a un vecchio uomo e un vecchio teatro, l'Illusion d'ombre, nella quieta cittadina di Middlesbrough. Di un vecchio uomo seduto di fronte a un vecchio teatro, per essere precisi. E qui mi fermo, per evitare di svelare troppo di una vicenda a tinte noir, forse un po' sbiadite, che non merita di affiorare così rapidamente. Vi lascio immaginare l'atmosfera, il romanticismo degli anni prima della guerra che permea la vecchia struttura e il vecchio uomo, perché di più non si può dire.

... Ma soprattutto, è una lettura straordinariamente affine a quella che potrebbe, almeno nelle intenzioni, essere racchiusa nel Libro delle ombre!

3 commenti:

  1. Ma quanto ti ringrazio?!? (e pensa che lo temevo pure un po' il tuo giudizio!)
    E mi hai sfregiato il cognome, ma ti voglio bene uguale.

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